Volta della
Sala delle Divinità
Già occupata dai soldati tedeschi, sul finire della Seconda guerra mondiale (1944-1945), la Sala delle Divinità ha subito un lungo periodo di danni e incurie culminanti nel crollo parziale del soffitto a volta.
Acquistata dal nuovo proprietario, l'architetto Giuseppe Conforti, la sala è stata restaurata con il ripristino della volta nell'anno 2014, cui fece seguito il restauro degli affreschi negli anni 2015-2016.
Loggia
Nel 2014 è stato ricostruito il soffitto della loggia, già crollato durante e in seguito alla Seconda guerra mondiale.
La loggia si apre sulla corte in una sequenza di sei arcate su pilastri rastremati in bugnato rustico, i quali, assieme alle cornici di porte e finestre, rimandano alla scuola di Michele Sanmicheli, il maggiore architetto veronese del Rinascimento.
Sotto una finestra è murato un bassorilievo raffigurante un’anfora con tralci. Esso faceva parte della collezione antiquaria ed epigrafica (ora al Museo Lapidario Maffeiano di Verona) raccolta in villa dal canonico Cesare Nichesola.
Affreschi
Gli affreschi di Paolo Farinati, nella Sala delle Divinità, nella Sala Verde e nella Sala Rossa, sono stati restaurati negli anni 2015-2016 per iniziativa dei nuovi proprietari e sotto la Direzione della Soprintendenza alle Belle Arti di Verona. Il restauro ha comportato la rimozione e il rifacimento di vecchie stuccature e ritocchi pittorici risalenti a un precedente restauro del 1963.
Facciata della grotta-ninfeo
Sempre nel 2016 è stata restaurata la facciata della Grotta-Ninfeo. Il restauro ha compreso la ricostruzione della porzione di destra già abbattuta nella prima metà del Novecento.
La Grotta-Ninfeo si affaccia su un giardino "segreto", riparato dietro la Domus come nelle ville di età antica.
Citata dalle fonti come luogo "di delizia", la Grotta presenta, all'interno, un pavimento marmoreo con ventiquattro scomparti a mosaico; sulle pareti, tra i resti ancora visibili degli affreschi di Paolo Farinati, si trovano tre vasche di marmo racchiuse entro nicchie di stalattiti e rocce spugnose; dalla sommità della volta si dirama una raggiera di rocce.
Sale-museo
A partire dal 2009, sotto la cura dell'architetto Giuseppe Conforti, storico dell'arte e comproprietario della villa, è iniziato l'allestimento delle sale-museo. Esse comprendono una gipsoteca (calchi in gesso di sculture di età classica e rinascimentale), una raccolta di incisioni all'acquaforte sul tema della Roma antica (fra cui opere di Giambattista Piranesi, Francesco Piranesi, Luigi Rossini e Giovanni Volpato) e mobili antichi.